Terza vittoria stagionale per il talento trentino, che la settimana prossima sarà impegnato con la Nazionale in Repubblica Ceca.

Più forte della fatica, più forte delle durissime salite e delle insidie dei quasi quindici chilometri di sterrato, più forte dell’agguerritissimo plotone di oltre 150 atleti al via. A San Leolino (AR) Alessio Magagnotti è semplicemente il più forte di tutti, e corona una prova straordinaria con il terzo successo stagionale, regolando in volata Riccardo Del Cucina (Mepak Junior Team) e il compagno di fuga Matteo Gabelloni (U.C. Casano, a 2"). Per il classe 2007 di Avio un fine settimana da incorniciare, con il terzo posto alla Coppa Montes, il quinto posto al 77° Gran Premio della Liberazione di Roma e la vittoria in terra toscana, forse la più bella di quelle sin qui ottenute con la maglia del Team.

“È stata una gara durissima e molto tecnica, caratterizzata da continui saliscendi che hanno fatto grande selezione”
, così il tecnico Emiliano Donadello“Avevamo impostato la gara su Pierluigi Garbi e Melsan Idrizi, senza voler mettere troppa pressione ad Alessio che la settimana prossima sarà impegnato con la Nazionale nella seconda prova di Nations’ Cup in Repubblica Ceca. Nelle prime fasi di gara abbiamo controllato bene, poi sul terzo tratto di sterrato l’atleta del Casano ha attaccato arrivando a conquistare un vantaggio di circa 50”. Magagnotti si è sganciato riuscendo a riportarsi in scia ed è rientrato, poi il gruppo dei più immediati inseguitori, con dentro Pierluigi Garbi, si è riorganizzato e ha ricucito sulla coppia di testa all’innesto dell’ultima salita, quando mancavano tre chilometri all’arrivo. Lì Alessio è stato bravissimo a tener duro e ad anticipare la volata finale”.

“Ho cercato di animare la gara nei giri con lo sterrato e sono riuscito a chiudere sull’atleta del Casano quando mancavano circa dieci chilometri al traguardo, nonostante avessi commesso un piccolo errore finendo fuori strada”, così Alessio Magagnotti. “Nel finale siamo stati ripresi, ma ho stretto i denti e quando è iniziata la volata in salita, a circa 200 metri dall’arrivo, sono scattato. Una grandissima soddisfazione, di sicuro è stata la vittoria più sofferta delle tre fin qui ottenute, perché arrivata al termine di una gara che non era proprio congeniale alle mie caratteristiche”.