Alla Corrubbio-Montecchio sfuma nel finale la seconda vittoria consecutiva in meno di 24 ore, complice un problema meccanico nel momento dell’attacco decisivo.
È mancata solo la classica ciliegina sulla torta nel fine settimana del Team Autozai Petrucci Contri, che dopo la grande vittoria di Riccardo Biondani a Villafranca ha sfiorato il bis al 24° Trofeo Mignolli Giordano e figli, gara di 109,7 km organizzata dall’Ausonia Pescantina.
Nella parte bassa sono i nove passaggi sulla salita di Castelrotto a fare selezione del gruppo, che si presenta ai nastri di partenza in numero purtroppo esiguo per uno degli appuntamenti storici del calendario juniores, a causa della concomitanza di numerose altre gare di rilievo nel weekend. Ma lo spettacolo non manca.
Nelle prime tornate del circuito di 10,9 km tra Corrubbio, Pedemonte e Castelrotto il Team prende subito l’iniziativa con Franco Cazzarò, vincitore della speciale classifica dei GPM. Al quinto passaggio la coppia formata da Mattia Santini (Us Montecorona) e Mirko Marchiori (Ciclistica Dro) prova ad allungare e raggiunge il minuto di vantaggio, poi la fuga viene riassorbita e al settimo giro è un terzetto a scollinare in testa: Santini, Marchiori, Valjavec. Completato il circuito, come sempre molto selettivo, il ristretto gruppo di atleti rimasto in gara inizia ad allungarsi sul tratto in linea di 12 km che porta a Negrar, ma è sulla salita di 6 km in direzione Montecchio che la gara si accende. Il primo a gettare la maschera è Enea Sambinello (Work Service), poi tocca al compagno di squadra Alessandro Borgo, che rientra e contrattacca subito. Dietro si muove anche Marco Martini, aiutato dal gran lavoro di Riccardo Biondani e Lorenzo Cordioli ad inizio salita, ma proprio nel momento del forcing finale, a un chilometro dal traguardo, la catena gli gioca un brutto scherzo facendogli perdere secondi decisivi. Borgo deve solo controllare e chiude in 2h51’03”, alla media di 38,480 Km/h. Martini, secondo dopo esser quasi riuscito nell’impresa di rimontare, è accreditato dello stesso tempo, tanto irrisorio si è rivelato il distacco tra i due atleti. Terzo Sambinello (a 25"). Nella top ten anche Erazem Valjavec, ottavo.
“L’unico rammarico della gara di domenica è non essere riusciti a vincere,” - così il Team Manager Emiliano Donadello - “mi dispiace per i ragazzi perché se lo meritavano, ma personalmente non posso che essere soddisfatto del nostro fine settimana. Chiudiamo con un primo e un secondo posto due corse molto tecniche e selettive, dove abbiamo mostrato un'eccellente condizione fisica”.